Come dicono a Betlemme: “Thank you for the Caritas!”
Rimaniamo sempre sorpresi nel constatare quale somma si riesca a raggiungere con numerose piccole offerte. Va poi sottolineato che dietro ai numeri dei nostri conti si nascondono centinaia, anzi migliaia di persone che donano perché noi possiamo operare.
A queste persone esprimo il mio caloroso grazie. Grazie per l’impegno instancabile, grazie per la fiducia che ripongono in Aiuto Bambini Betlemme, grazie per il sostegno a bambini e donne in Palestina e in tutta la Terra Santa. Ogni volta che mi reco in quei luoghi, sento questo ringraziamento traboccarmi dal cuore. Che vada in taxi, che mangi un falafel o che faccia i miei acquisti nelle botteghe di oggetti in legno d’ulivo, sento sempre la stessa frase: Thank you for the “Caritas”!
Questo ringraziamento lo trasmetto con gioia a tutti quelli che ci sostengono.
Disordini anche a Betlemme
Anche nell’anno passato sono continuate le tensioni nella Regione. Dopo gli scontri avvenuti sul Monte del Tempio a Gerusalemme, a fine settembre sono scoppiati nuovi disordini anche in Cisgiordania. La frustrazione per i quasi 50 anni di occupazione si sta diffondendo soprattutto fra i giovani palestinesi. Negli ultimi mesi dell‘anno scorso, i sanguinosi scontri armati tra palestinesi e soldati dell’esercito israeliano erano quasi all’ordine del giorno anche a Betlemme.
Una situazione, questa, non facile per il Caritas Baby Hospital, il cui ingresso – molto vicino al Muro e quindi anche agli scontri – non sempre è rimasto accessibile.
Grazie a Dio la nostra struttura è stata preservata dalle conseguenze dei disordini.
Relazione di esercizio 2015
Il Caritas Baby Hospital archivia comunque un anno di successi. La certificazione di qualità da parte dell’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) e l’introduzione di un moderno apparecchio per radiografie appositamente costruito per impiego sui bambini stanno a dimostrare che ci si prodiga per conseguire i risultati migliori.
Un momento speciale di tutt’altro tipo per Aiuto Bambini Betlemme e il Caritas Baby Hospital è stato il 4 ottobre. Ricorrevano, infatti, i 40 anni di presenza delle Suore Francescane Elisabettine di Padova nell’Ospedale. Le religiose della Congregazione vi prestano servizio dal 1975. Un caloroso ringraziamento a tutte loro e la benedizione di Dio su quanto hanno fatto, fanno e faranno anche nei prossimi 40 anni!
Il futuro del Caritas Baby Hospital
Proprio guardando ai prossimi 40 anni, Aiuto Bambini Betlemme si è posta un importante interrogativo: “Dove saremo fra 10, 20 o 40 anni?” Abbiamo assistito, negli ultimi tempi, a un costante miglioramento delle infrastrutture mediche in Cisgiordania. Per noi, oggi, si tratta di mantenere, nella sanità palestinese, la posizione raggiunta restando competitivi. Ecco perché nell’autunno 2015 abbiamo lanciato un processo strategico che sarà la nostra bussola per il futuro.
A raccogliere questa sfida non ci sarà più don Paul Rutz, che dopo anni di preziosa collaborazione sia come consigliere che come presidente, ha rimesso il suo mandato all’ultima assemblea generale. A nome della nostra Associazione desidero ringraziarlo per la dedizione profusa a sostegno della nostra opera. Del Consiglio sono entrati ora Norbert Kössmeier, Anette Kempf e padre Ludovic Nobel. Sono felice di poter guardare al futuro insieme al nuovo Direttivo e ad Aiuto Bambini Betlemme nella sua totalità.
Sibylle Hardegger, Presidente di Aiuto Bambini Betlemme
[ testo tratto dalla Relazione di Esercizio 2015 della KinderHilfe Bethlehem ]