Il Caritas Baby Hospital in prima linea nella lotta al coronavirus
Il ministero palestinese della Sanità ha incaricato il laboratorio del Caritas Baby Hospital di effettuare i test per individuare il coronavirus nella regione. Le analisi vengono eseguite in locali predisposti, separati dalla struttura, e secondo prescrizioni estremamente rigorose. L’ospedale continua comunque a funzionare regolarmente.
Il coronavirus ha ormai raggiunto anche la Cisgiordania. Ad esserne particolarmente colpite sono Betlemme e le città vicine. Fino all’15 marzo i casi confermati erano 37. Ad essi se ne aggiungono di continuo dei nuovi, sospetti. Le autorità locali hanno decretato lo stato di emergenza e l’esercito israeliano ha chiuso la città di Betlemme per cui è vietato recarsi a Gerusalemme o rientrare da quella città.
Considerata la gravità della situazione, l’Autorità nazionale palestinese ha deciso di aprire i laboratori certificati per i test diagnostici. Per il distretto di Betlemme, la scelta è caduta su quello del Caritas Baby Hospital. Con questa decisione l’Autorità palestinese ne riconosce l’eccellenza. «Siamo davvero orgogliosi che il ministero palestinese della Sanità ci abbia incaricati di eseguire i test. È nostro dovere, sia etico che professionale, rendere servizio a tutta la società», ha dichiarato Issa Bandak, direttore del nosocomio.
Per assicurare la normale operatività e far rispettare gli elevati standard inerenti alla protezione contro le infezioni senza tuttavia mettere a rischio i pazienti, i loro famigliari e il personale, i test per accertare il COVID-19 vengono eseguiti in un locale accanto con ingresso separato. In collaborazione con il ministero palestinese della Sanità, che manda i campioni da esaminare ma non le persone, le analisi vengono eseguite secondo i protocolli e sotto la sorveglianza del laboratorio ospedaliero.
Il Caritas Baby Hospital continua a funzionare malgrado l’emergenza coronavirus. Già a gennaio si è insediato un comitato di controllo dell’infezione che ha adottato provvedimenti volti ad assicurare l’attività ospedaliera e a proteggere i bambini ammalati, le loro famiglie e il personale che vi lavora.