[Parte 2 di 4] La Storia di Natale del Caritas Baby Hospital
[ Puoi rileggere la prima parte della Storia di Natale dal Caritas Baby Hospital cliccando qui ]
I familiari di Watan sono stati tre volte fortunati a capitare al Caritas Baby Hospital. Per prima cosa, la struttura è situata vicino alla loro casa di Betlemme; in secondo luogo, la terapia somministrata nell’Ospedale è di massima qualità; infine, Watan adora il team dei fisioterapisti. Questo è molto importante per la buona riuscita delle sedute fisioterapiche, che si svolgono due o tre volte la settimana. Oggi Watan deve camminare su un tappeto fatto di materiali diversi: pietre, erba e PVC. Per il piccolo ogni singolo passo è una lotta. Per lui non è facile mettere il piede destro davanti a quello sinistro, e questo senza appoggiarsi sulle punte degli alluci. Per Watan compiere questo breve percorso è molto faticoso, ma il padre Shaban, la madre Azhar e i terapeuti fanno il tifo per lui. E il bambino si inorgoglise ulteriormente quando riesce a salire ancora due gradini di una scala di legno. Cerca l’approvazione dei suoi «fan» e, felice, solleva la testa guardando in alto.
I genitori sanno che Watan è un ragazzo sveglio e un po’ sfacciato e che ha sempre la risposta pronta. Sperano che il figlio, nonostante la menomazione fisica, possa frequentare una scuola normale. «Per questo ora stiamo facendo con lui quanta più fisioterapia possibile. Non trascuriamo nemmeno un costante esercizio fisico a casa». Azhar e Shaban vogliono fare tutto il possibile non lasciando nulla di intentato. «Watan non dovrà mai poterci rinfacciare, un giorno, di non aver fatto abbastanza per lui». Per razionalizzare l’agenda degli appuntamenti con i medici e i fisioterapisti, la madre ha addirittura preso la patente.
Un grande vantaggio è costituito anche dal fatto che la famiglia del marito abita nella stessa casa e che tutti si occupano con grande dedizione dei gemelli. Ogni tanto arriva la zia dal primo piano, altre volte Azhar porta i bambini alla nonna, altre volte è la zia che abita al terzo piano a bussare alla porta. Questo fa bene anche a Sham, la sorella di Watan, la quale, ricevendo ovviamente meno attenzioni, manifesta un po’ di gelosia. «Ci impegniamo moltissimo per riuscire a dedicarci in egual misura ad entrambi i gemelli, ma il compito estremamente arduo», concordano Azhar e Shaban.