Accogli una mamma: un appartamento per le madri dei bambini ricoverati al Caritas Baby Hospital di Betlemme

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La vicinanza della mamma accelera il processo di guarigione del suo bambino. Per questo motivo dentro al Caritas Baby Hospital c'è un appartamento per le mamme, che permette loro di restare all’interno dell'ospedale durante la degenza dei loro piccoli, e di visitarli in qualsiasi momento (più sotto trovi molti dettagli su questo progetto speciale).




COME FUNZIONA L'APPARTAMENTO DELLE MAMME?


Qui dentro le mamme:

  • ricevono vitto e alloggio
  • hanno a disposizione un alloggio semplice e curato
  • possono "fare famiglia": hanno a disposizione anche un cucinino, una sala comune, una terrazza con un dondolo e un locale dove quelle che allattano possono tirare il latte
  • possono partecipare a corsi di formazione per imparare come meglio accudire i loro piccoli
  • ricevono consulenze mediche, psicologiche e sociali

Grazie a tutto questo, le mamme possono anche trovare i loro piccoli ricoverati in qualsiasi momento e presenziare alle visite mediche. In alcuni casi, vengono anche coinvolte in prima persona nella somministrazione delle terapie.

In questi spazi le donne hanno anche la possibilità di riposare mentre i figli dormono o vengono accuditi dalle infermiere. Durante il soggiorno in ospedale non vengono sottoposte a ulteriore stress (ad esempio, la gestione della casa e altri compiti che le donne tradizionalmente svolgono al di fuori della famiglia).


QUAL E' LA SITUAZIONE DELLE MAMME IN PALESTINA?

In Palestina, in genere, l’età in cui le donne contraggono matrimonio è decisamente bassa. Le ragazze possono sposarsi già a 15 anni. La maggior parte di esse lascia la famiglia di origine e si trasferisce presso la famiglia del marito. Non è raro che la loro quotidianità sia condizionata dalla miseria e dalla presenza di una prole numerosa. La maggior parte delle donne che pernotta al Caritas Baby Hospital proviene da famiglie povere ed emarginate. Molte di loro hanno lasciato prematuramente la scuola e non hanno fatto alcun altro corso di formazione. Soprattutto le ragazze delle famiglie beduine sono state mandate a lavorare anziché a scuola. Esse svolgono compiti sociali come andare a prendere l’acqua, mungere le pecore o cucinare. Se le donne, durante il ricovero dei figli, possono rimanere alcuni giorni al Caritas Baby Hospital, riescono anche a trovare un po’ di tranquillità e a riprendersi dalle fatiche.


CHI SEGUE LE MAMME AL CARITAS BABY HOSPITAL? E COME?

Nell’appartamento lavorano dieci collaboratrici:

  • due sono assistenti sociali
  • due sono educatrici
  • sei sono infermiere
  • inoltre, ci sono studenti e studentesse dell’Università di Betlemme, che svolgono regolarmente il proprio tirocinio da infermieri presso l’ospedale.

Il personale del Caritas Baby Hospital, insieme ad alcuni specialisti esterni, fornisce consulenze alle donne in merito a temi riguardanti la salute, quali depressione post-partum, igiene, corretta alimentazione dei neonati, dei lattanti e dei bambini, problemi dell’allattamento, cure appropriate da somministrare ai bambini affetti da patologie croniche e malattie ereditarie.

Queste persone organizzano ogni giorno una conferenza su un tema specifico, che viene trattato di mattina nella sala comune dell’appartamento. Le donne che vi hanno pernottato sono invitate ad assistere. Le partecipanti possono anche contribuire a strutturare l’offerta di consulenza in base alle proprie necessità. All’inizio del soggiorno nell’appartamento, alle madri viene chiesto quali siano i temi di loro maggiore interesse. Al termine di ogni momento di formazione è prevista una discussione aperta all’interno del gruppo.

Per i colloqui individuali le madri si rivolgono a una consulente sociale che riceve ogni giorno tutte le donne che chiedono aiuto. I colloqui rimangono strettamente confidenziali. Le domande poste dalle madri non sono solamente di carattere sanitario, ma riguardano anche l’educazione e l’ambito psicologico e sociale. Nei colloqui individuali vengono trattate soprattutto questioni particolarmente delicate, come, ad esempio, le violenze in famiglia. Se la responsabile della Scuola per madri – d’accordo con l’interessata – raccomanda di continuare a seguire il caso di una famiglia, questo passa nelle mani dei servizi sociali del Caritas Baby Hospital, che, se necessario, vanno anche a visitare a domicilio le famiglie che hanno in carico.

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